Alimentazione sana e cura dell’ambiente il grande tema di Ortogiardino 2015

Sta per entrare nel suo secondo e ultimo weekend Ortogiardino, Salone della floricoltura, orticoltura, vivaismo in programma alla Fiera di Pordenone fino a domenica 15 marzo 2015.
Nonostante il grande successo per i 13 spettacolari giardini selezionati dal 4° Festival dei Giardini, il tema di questa  36^ edizione della manifestazione è l’orto, declinato nelle sue forme più cittadine di orto sociale e orto solidale, un argomento che legato alle abitudini alimentari è il filo conduttore di Expo 2015. 
Proprio di questo si parlerà nel convegno dibattito intitolato“Pratiche di orticoltura sociale: orti urbani e solidali”  in programma venerdì 13 marzo alle ore 17.00 nella Sala incontri del padiglione 5 a cura dell’Associazione Aqua Nova. L’intervento del relatore Dott. Alberto Grizzo, Coordinatore Socio Sanitario AAS  5 Friuli Occidentale, prenderà spunto dalla definizione del termine “orto” nell’"Etyimologiae" di Isidoro di Siviglia: " Orto: dal verbo latino oriri (nascere), luogo dove il cibo cresce dalla terra, con una continuità che nessun altro spazio concede".  Luoghi per coltivare frutta e verdura ma anche per socializzare: gli orti sociali o urbani si stanno sviluppando anche nel nostro territorio. Si tratta di specifiche aree di proprietà comunale, assegnate ai cittadini in concessione di uso gratuito e adibite alla coltivazione in piccoli lotti. Nati allo scopo di stimolare ed agevolare l'impiego del tempo libero della popolazione in età pensionabile, in questi ultimi tempi sono molto popolari anche tra i più giovani spinti dal desiderio  di mangiare sano e di risparmiare. Un po’ meno diffuso ma con grandi prospettive di sviluppo è l’orto sociale, un’attività che prevede un rapporto di “partenariato” tra i “co-produttori” attraverso il quale si impegnano  a lavorare la terra e si incaricano di coprire i costi di gestione dell’orto, ognuno secondo le proprie possibilità e competenze. Questa relazione di mutuo impegno crea una situazione economicamente stabile nella quale ai “soci” si assicura la qualità migliore, la liberta di scegliere cosa coltivare e di solito la garanzia di prodotti buoni, puliti e giusti secondo i principi e l’etica del movimento Slow Food.

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